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13 dicembre 2022

Santa Lucia. Cuccia e Arancine

Il 13 Dicembre si festeggia Santa Lucia, protettrice della vista. Lucia proveniva da una famiglia benestante ed era stata promessa sposa, ad un nobile del luogo. La madre fu colpita da una grave malattia e Lucia chiese l'intercessione di Sant'Agata.

Dopo la sua guarigione della mamma, Lucia decise di donare tutti i suoi averi, ai poveri. Il fidanzato non accettò la sua volonta. Era il periodo della persecuzione voluta dall'Imperatore Diocleziano e visto che Lucia era vicina al Cristianesimo, ne denunciò la sua cristianità. Lucia venne arrestata, interrogata ed infine uccisa. 

Santa Lucia viene festeggiata in diversi Paesi, ma per i Palermitani è una vera e propria devozione, legata ad un miracolo avvenuto proprio un 13 Dicembre di tanti anni fa. 

Era il 1646 e la carestia aveva colpito Palermo. Dopo un lungo periodo di fame, nel giorno in cui si venere la Santa, al porto della capitale, arrivò una nave carica di grano. La gente, affamata e digiuna da tempo, decise di non macinare il grano per farne pane e pasta, ma di bollirlo e mangiarlo subito così. Da qui nasce la tradizione di preparare la cuccia il giorno di Santa Lucia. 

Oggi si cuoce il grano come allora, ma si trasforma in dolce condendolo con crema o cioccolato.

Per ricordare la fine della carestia, il 13 Dicedmbre i Palermitani non mangiano pane e pasta che vengono sostituiti da sformati di riso, gateau di patate, crocchè, panelle e dalle famosissime, arancine!

La mattina si fa colazione con la cuccia. 

Per la cuccia

500 gr grano
500 gr di ricotta di pecora
250 gr di zucchero
gocce di cioccolato
vaniglia
ciliegine candite
zuccata candita

Il grano si mette in acqua e si tiene in ammollo per due giorni. Alle 24 ore si cambia l'acqua. Dopo si cuoce, in acqua pulita e leggermente salata, per circa 50 minuti a fiamma bassa. Raggiuta la cottura, si scola e si lascia raffreddare. Di seguito si condisc come meglio si preferisce. La tradizione la vede sotto forma di dolce, condita con crema di ricotta e deorata con canditi. 
Quindi si prepara la crema, si setaccia la ricotta, si zucchera e si aggiungono le gocce di cioccolato. Ed infine si decora.

A pranzo ci aspettano le arancine. Anche se ormai ne esistono tante varianti, le classiche sono quelle alla carne e al burro. 

 Per le arancine

1 kg di riso
1 litri di acqua
100 gr di burro
100 gr di grana
2 uova
2 bustine di zafferano
sale
pepe
 
per la farcitura alla carne
 
 
per la farcitura al burro
 
200 gr di prosciutto
3 mozzarelle
200 gr di besciamella
noce moscata

per la pastella

2 uova
mezzo bicchiere di acqua
3 cucchiai di farina
pangrattato


Il riso va cotto un giorno prima. 
Si mette a bollire l'acqua col sale. Calare il riso e mescolare spesso. Quando asciuga l'acqua, continuare a mescolare fino a che cuoce, come un risotto. Spegnere il fuoco quando è ben asciutto e ancora al dente. Aggiungere lo zafferano, il burro, le uova e il formaggio. Lasciare raffreddare. Il giorno dopo si formano le arancine e si farciscono.

 


29 marzo 2022

Torta Ricotta & Cioccolato

Cucù ... eccomi!!! Basta, ve lo devo dire!!! Invidio chi trova il tempo per stare sempre al pc e a pubblicare tutto ciò che fa!! Ecco ...  l'ho detto!! Adesso torno in me e vi presento il dolce più gettonato a casa mia. La torta ricotta e cioccolato!! Semplice, soffice e profumata.

  

Per prima cosa ho preparato il mio pan di spagna e la crema di ricotta.

 

 
 per la crema
 
500 gr di ricotta di pecora
250 gr di zucchero
gocce di cioccolato
 
per la bagna
 
2 cucchiaini di rum puro
1 cucchiaio di zucchero
1/2 bicchiere di acqua tiepida
 
per la decorazione

scaglie di cioccolato 
ciliegine candite
 8 cucchiai di cacao amaro
8 cucchiai di zucchero
1 noce di burro

Ho messo a scolare la ricotta un giorno prima. Poi l'ho setacciata con un colino, ho messo zucchero e gocce di cioccolato e amalgamato il tutto. Di seguito l'ho messa in frigo fino al momento dell'utilizzo.

 

Dopo ho assemblato la torta. Ho tagliato il pan di spagna a metà e l'ho imbevuto con la bagna al rum. Ho spalmato uno strato di crema di ricotta e ho chiuso con l'altro disco di pan di spagna. Anche in superfice ho messo la bagna e poi la crema, ricoprendo tutta la torta. Dopo l'ho fatta riposare un pò in frigo.

Ho concluso con le decorazioni. Per la glassa ho messo dentro un tegamino, il cacao e lo zucchero e li ho sciolti con un poco di acqua. Poi ho messo un attimo sul fuoco, a fiamma bassa, fino a quando non è risultato ben liscio. Ho tolto dal fuoco e ho aggiunto la noce di burro. Ho fatto sciogliere e raffreddare un paio di minuti. Nell'attesa ho messo le scaglie di cioccolato, nel bordo aiutandomi con la mano. Dopo ho distribuito la glassa sulla superficie e infine, ho messo delle ciliegine candite, passate prima nello zucchero, giusto per dare un pò di colore. 
L'ho lasciata riposare in frigo tutta la notte e utilizzata il giorno dopo!! Così risulta sicuramente più fresca e più buona!





19 marzo 2021

Sfince di San Giuseppe

In Sicilia, il 19 Marzo si preparano "i sfinci ri San Giuseppe". La sfincia nasce a Palermo e ha origini antichissime, tanto da comparire nelle Bibbia anche se, con nome diverso.
Si narra infatti che, San Giuseppe fuggì in Egitto insieme a Maria e Gesù e che per mantenerli, si mise a vendere frittelle. 
La sfincia era una semplice frittella morbida dalla forma imprecisa, fino a quando non fu "trasformata" in dolce dalle suore delle stimmate di San Francesco di Palermo. Ciò avvenne con l'aggiunta della crema, dei pistacchi e dei canditi. 
Col tempo la ricetta venne tramandata ai pasticceri del luogo che la dedicarono a San Giuseppe, in quanto padre buono e umile, proprio come gli ingredienti utilizzati per la realizzazione delle sfince.

 
San Giuseppe morì il 19 Marzo. Fu considerata una figura paterna positiva e la Chiesa Cattolica, lo proclamò "protettore dei padri di famiglia". E quindi, in questa occasione si festeggiano tutti i papà.
La "sfincia ri San Giuseppe" è un dolce tipico della tradizione Palermitana ed è stata inserita tra i prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

 
250 ml di acqua
250 gr di farina 00
6 uova
50 gr di strutto
5 gr di sale
1 pizzico di bicarbonato
1 bustina di vaniglia
 
per la crema
 
500 gr di ricotta di pecora
300 gr di zucchero
gocce di cioccolato
 
Mettete in un pentolino l'acqua e lo strutto. Fate sciogliere e dopo buttate dentro, la farina con il bicarbonato e la vaniglia. Mescolate il composto fino a quando non si stacca completamente dai bordi e risulta liscio. Spegnete la fiamma, trasferite il tutto nel contenitore dell'impastatrice e azionate a velocità media. Fate incorporare, a poco a poco, tutte le uova. Fatto ciò, lasciate riposare lì stesso, l'impasto per mezzora. 
  
Trascorsi i trenta minuti potete passare alla frittura. Con l'aiuto di due cucchiai, prendete una piccola parte di impasto e immergetela in olio caldo. Friggete a fiamma lenta fino a quando non saranno gonfie e dorate.

Mettetele a scolare e appena fredde, decorate con un poco di crema, ciliegine candite o buccia di arancia candita e granella di pistacchi.

23 marzo 2020

Cassata al forno

La cassata al forno è uno dei tanti dolci tipici siciliani ed è la prima "versione" della famosa cassata siciliana. E' una torta di pastafrolla con un ripieno di crema di ricotta. Nel periodo Normanno cambiò aspetto e gusto. La pastafrolla venne sostituita dal pan di spagna, si aggiunsero il marzapane e i canditi, venne decorata e colorata con la frutta candita, diventando cassata siciliana.
La cassata al forno rimase comunque "in vita" ed è ancora oggi, molto apprezzata dai palermitani, specie nel periodo di Pasqua.



Per realizzare la cassata al forno dovete iniziare il giorno prima. La ricotta deve stare a scolare e la pastafrolla invece, deve riposare 12 ore.


 
  per la crema

500 gr di ricotta di pecora
100 gr di zucchero
100 gr di gocce di cioccolato
Preparate la pastafrolla e dopo averla impastata, formate un bel panetto, avvolgetelo nella pellicola e mettetelo a riposare nel frigorifero.
Dopo potete iniziare a comporre la vostra cassata al forno. Stendete la frolla e ricavate due cerchi di pasta, uno più grande e l'altro leggermente più piccolo. Con il primo foderate la base di una teglia, precedentemente imburrata e infarinata, facendo aderire l'impasto anche ai lati. 
Mettete dentro la crema di ricotta e coprite con l'altro disco di pastafrolla. Chiudete bene i bordi, in modo da non far uscire la farcitura.
Infine cuocete a 180° per circa 50 minuti. Appena fredda potete dare una bella spolverata di zucchero a velo.